mercoledì 11 febbraio 2009

Metro B, dove sono finiti i soldi????

Capita infatti che per realizzare le opere pubbliche i soldi ci siano ma manchi altro: la volontà politica e lo spirito unitario tra opposti schieramenti politici. Non si tratta di fare filosofia ma cronaca: l'iter burocratico per il prolungamento della Metro B dall'attuale capolinea,
Rebibbia, fino al Grande Raccordo Anulare è fermo nonostante i soldi siano già stati stanziati. Il progetto prevede 3,8 chilometri di nuovi binari, tre nuove stazioni (San Basilio, Torraccia, Casal Monastero) ed un parcheggio di interscambio a ridosso del Gra.
L'opera, tassello essenziale del più piano per migliorare la mobilità e la viabilità nella Capitale,
era stata già finanziata dal governo Prodi e pianificata dalla precedente amministrazione
comunale. Ma la nuova giunta capitolina non ha mostrato grande fretta, usiamo questo eufemismo, per far partire i lavori.
L'opposizione in consiglio comunale attacca: «Il Piano cittadino straordinario per la realizzazione di importanti infrastrutture viarie e per la qualificazione della mobilità è fermo da mesi», dice
Mirko Coratti, esponente del Pd e vicepresidente del consiglio comunale. Il problema non
è economico visto che le opere del piano «sono già state finanziate dai fondi previsti dal Governo
nel 2006 per l'emergenza traffico nella Capitale, 700 milioni di euro, e da quelli per Roma
Capitale previsti dalla Finanziaria 2006, circa 350 milioni di euro» continua Coratti. In totale
più di 1 miliardo di euro riservati alla mobilità e alla viabilità, di cui in particolare, 119
milioni per il prolungamento della metro B da Rebibbia al Gra. Ma «a sei mesi dall'insediamento
della nuova Amministrazione non c'è ancora traccia dell'avvio delle procedure pubbliche
previste per i relativi appalti» conclude Coratti. Nel frattempo, migliaia di romani
ostaggio del traffico aspettano con trepidazione e un po' di rabbia.

Alemanno: il bluff continua!!!!

Ieri leggevamo: EMERGENZA METROPOLITANE!!
Ritardi, intoppi burocratici. Resti archeologici stanno ritardando i lavori per la realizzazione delle metropolitane di Roma. E mentre i cittadini aspettano i costi lievitano...
Nel dettaglio... i giornali del 21 maggio 2008 scrivevano così.
E’ in costruzione la linea B1 da p.zza Bologna a p.le Jonio per 4,2 chilometri di lunghezza, 4 stazioni e 625 milioni di Euro di impegno finanziario, per il 60% a carico del Comune e per il 40% a carico dello Stato. Sono stati avviati i lavori della Metro C, da p.le Clodio a Pantano per 25,5 chilometri e 31 stazioni, con un impegno finanziario di oltre 3 miliardi di Euro, di cui il 18% a carco del Comune, il 12% a carico della Regione Lazio e il 70% a carico dello Stato. E’ approvato e finanziato il progetto preliminare della Metro B2, da Rebibbia a Casal Monastero per 3 chilometri e 3 stazioni, con 520 milioni di Euro di impegno economico, per il 57% a carico del Comune di Roma, il 23% a carico dello Stato e il 19% a carico della Regione Lazio. E’ stato individuato il promotore finanziario privato per la realizzazione della Metro D, da p.le Fermi ai Prati Fiscali, per 11,5 chilometri e 12 stazioni, con un impegno finanziario di 2,63 miliardi di Euro, a carico del Comune di Roma per il 38% e dei privati per il 62%. Affianco a questi interventi sono in stato avanzato di progettazione i prolungamenti della linea A verso Casalotti e Casal Selce a nord A e verso Romanina a sud, della linea B1 verso il Gra a nord e oltre Laurentina a sud, della linea C verso Farnesina e Grottarossa e da Teano verso Ponte Mammolo, della linea D da Grottaperfetta a Talenti.

OGGI: "linea D e metro B2 sono solo nel libro dei sogni. Non ci sono i fondi punto e basta". Con queste parole l'assessore alla mobilità del Comune di Roma conferma il taglio a due infrastrutture strategiche per il trasporto pubblico nella capitale. Ma cosa è successo??? Se la memoria non mi inganna lo stesso assessore, lo scorso settembre, aveva annuciato il finanziamento del prolungamento della metro B, da Rebibbia a Casal Monastero, e l'imminente gara per l'affidamento dei lavori. Peraltro, oggi sul quotidiano Repubblica, l'assessore ai trasporti Dalia ricorda alla giunta Alemanno che, a fronte di un costo complessivo di 520 milioni di euro, la Regione Lazio ha già messo a disposizione per la realizzazione del proggetto ben 99 milioni. Che fine hanno fatto questi soldi?
Se il piano investimenti non verrà modificato dovremo rinunciare a tre chilometri di metro e tre stazioni con la conseguenza che il traffico del quadrante nord est della capitale rischierà il collasso.
Non possiamo perdere tempo!! Servono risposte immediate al nostro territorio che da troppi anni aspetta la realizzazione di un progetto che possa rendere a tutti noi la vita un "pò" migliore.
Per questo sabato 14 febbraio unisciti a noi per una mobilitazione generale!!!!!!

martedì 10 febbraio 2009




Tutte le iniziative politiche in programma per la giornata di martedì 10 febbraio 2009 sono state rinviate per la scomparsa di Eluana Englaro. La Manifestazione Nazionale in difesa della Costituzione e per dare la solidarietà al Presidente Napolitano è rinviata a giovedì 12 alle ore 18.00 in piazza Ss. Apostoli. Intereverranno Oscar Luigi Scalfaro e Walter Veltroni.

Alemanno: «Comune, bilancio da anno zero»

Riforma del trasporto pubblico, spese quantomai contenute, 3 miliardi e 230 milioni di investimenti nel triennio, pressione fiscale e tariffaria invariata per quest’anno. Si tratta delle novità principali contenute nel bilancio di previsione 2009 approvato dalla giunta capitolina. Un documento oculato, più volte definito dal sindaco Gianni Alemanno «bilancio da anno zero», e dunque «molto complicato, studiato pezzo per pezzo. Abbiamo approvato 27 delibere di accompagnamento, di cui 9 sono conferme precedenti. Abbbiamo fatto un grande sforzo per contrarre la spesa e liberare gli investimenti. E’ necessaria una linea di rigore che sia in grado di dare una forte spinta all’economia locale». Le entrate previste ammontano a 3.512 milioni di euro (-9,9% rispetto al 2007 dovuto tra l’altro all’abolizione Ici prima casa e alla riduzione delle stime delle contravvenzioni), pari alle previsioni di spesa corrente, che sono appunto 3.512 milioni di euro. «Questo - così pure l’assessore Ezio Castiglione - è il bilancio da anno zero del Comune di Roma, il punto di partenza di un nuovo ciclo amministrativo, costruito sul rendiconto 2007 e non sulle previsioni, individuando le reali esigenze di spesa e le effettive entrate». Spesa corrente. Tra le voci principali, le politiche sociali (605 mln), educative e scolastiche (477 mln), trasporto pubblico (789 mln), polizia locale (347 mln). Per la parte investimenti il Campidoglio ha deciso di dare priorità alle opere già messe in cantiere in precedenza e finanziate con l'indebitamento. Nel 2009 gli investimenti ammonteranno a 1 miliardo e 900 milioni, nel 2010 a circa 817 milioni, e nel 2011 a poco meno di 513 milioni. A questi, si aggiunge l'anticipo delle linee di credito previste dal bilancio di assestamento 2008 pari a circa 1,2 miliardi di euro che portano gli investimenti complessivi a 4.4 miliardi di euro.Linee metropolitane. Nell'ambito del trasporto pubblico locale, gli investimenti finanzieranno la realizzazione della linea C e la linea B1 per la tratta Bologna-Conca d'Oro: per il prolungamento della linea B1 tra Conca D'Oro e Jonio, e della B tra Rebibbia e Casal Monastero, l’assessore alla mobilità, Sergio Marchi ha spiegato che «non c'è copertura e quindi non saranno realizzate», anche se è stato dato mandato a Roma Metropolitane «di verificare la percorribilità di nuove procedure che possano determinare una maggiore partecipazione di capitali privati e/o il reperimento di nuove risorse pubbliche». La manovra di bilancio - 27 deliberazioni propedeutiche di cui 9 conferme - compreso il riordino del Tpl (Trasporto pubblico locale), dovrebbe approdare in consiglio, dopo essere passata al vaglio di municipi e commissioni consiliari, tra circa un mese. Entro giugno invece arriverà al vaglio del consiglio anche il piano di riassetto delle partecipate del Comune. Riordino del Trasporto pubblico locale. Stabilisce una netta separazione dei ruoli: l'Agenzia della Mobilità sarà indipendente dai gestori dei servizi con il compito di pianificazione e controllo. Sarà individuata una società del patrimonio capace di valorizzare il patrimonio disponibile e configurato un soggetto unitario per la gestione del servizio stesso. «Met.Ro e Trambus - ha precisato Marchi - si fonderanno in un'unica società che si chiamerà Atac Spa. Entro il 31 dicembre 2009, Atac dovrà realizzare il nuovo Piano industriale che prevede la cessione di due asset dell'azienda a Roma Servizi per la Mobilità e Atac Patrimonio. Roma Servizi sarà titolare dei contratti di servizio, info-mobilità, progetti europei, pianificazione dei servizi. Atac Spa si occuperà di gestire il servizio di trasporto e sarà composta da tre divisioni: ferro, gomma e affari generali che si occuperà anche di sosta tariffata e centrale unica degli acquisti. Atac Patrimonio, che avrà continuità giuridica con la vecchia Atac, garantirà l'indebitamento, sia con la Cassa depositi e prestiti sia con i transfer di investimento stranieri, stimerà e valorizzerà ed eventualmente dismetterà il patrimonio immobiliare». Per Marchi questa riforma consentirà la riduzione dei consigli di amministrazione da 4 a 3.Alemanno: pressione fiscale invariata. Il sindaco ha ricordato d’aver sottolineato in sede Anci l’importanza della sospensione del tetto del patto di stabilità per i prossimi due anni, «senza questa operazione, avremmo avuto il vincolo di non poter fare più di 8 milioni di euro di investimenti nel corso dell'anno, bloccando completamente la macchina comunale». Quanto alla manovra di ieri, «è stato fatto un grande sforzo per approvare questo bilancio, lo sforzo costante è quello di evitare, quest'anno, l'aumento della pressione fiscale e tariffaria, soprattutto in un momento di crisi come questo».

È morta Eluana

Dopo 17 anni in stato vegetativo, si è spenta nella clinica di Udine dove era ricoverata. Alle 20.10 è morta Eluana Englaro. Si è spenta dopo un lunghissimo sonno durato più di 17 anni. Eluana ha vissuto in uno stato di coma vegetativo irreversibile dalla notte del 18 gennaio 1992, giorno del tragico incidente stradale che la ridusse in fin di vita. I medici riuscirono a strapparla alla morte ma non riuscirono a ridarle il sorriso e la spensieratezza che erano tratti tipici del suo carattere.Il segretario del PD, Walter Veltroni, ha rilasciato una dichiarazione: "Non si può non sentire tutta la pena per la morte di Eluana, per la fine del suo lunghissimo calvario. Il nostro primo pensiero va a lei, alla sua famiglia che da 17 anni condivide amore e dolore. Ora credo che la riflessione e il silenzio siano le uniche reazioni umane davanti a quello che è successo, lasciando lontane speculazioni e grida. Spero che questo sia condiviso da tutti e che questa tragica morte spezzi un clima di accuse, polemiche dichiarazioni scomposte. E questa drammatica vicenda dimostra come sia necessaria, in tempi brevi, una legge giusta sul testamento biologico che il nostro Paese attende da troppi anni". Viva sì ma capace solo di respirare. Il suo cuore ha continuato a battere ma la ragazza ha perso ogni forma intellettiva, di affetto e di coscienza. Le uniche esigenze che le erano rimaste erano quelle di essere alimentata, idratata ed essere pulita.Il coordinamento del Partito Democratico ha rinviato l'appuntamento in Piazza SS. Apostoli a giovedì, sempre alle ore 18.00, in segno di rispetto per la morte di Eluana Englaro. In queste ore deve prevalere un sentimento di umana partecipazione e di vicinanza con la famiglia. -----------------------------------------------------La scomparsa di Eluana Englaro ha scosso l’intero Paese e fatto il giro del mondo. Le agenzie la sera del 9 febbraio hanno registrato come un sismografo le continue polemiche che purtroppo la destra è stata capace di aizzare in parlamento, arrivando ad accusare il presidente Napolitano di aver permesso un eutanasia. Parole sconsiderate di Maurizio Gasparri censurate anche dal Presidente della Camera, Gianfanco Fini.Sono le 20 e 24 quando l’agenzia ANSA batte il primo flash: Eluana è morta.Alle 20 e 33 il presidente del Senato Renato Schifani chiede all'Aula di osservare un minuto di silenzio, seguito subito anche dalla Camera dei Deputati. Alle 20 e 36 il legale della famiglia Englaro si limita a dichiarare: "E' momento tragico". Poco dopo dal Vaticano si invoca il perdono per “chi l'ha portata a questo punto”.Appena 15 minuti e i toni salgono, cominciando a mancare di rispetto per la vicenda. Alle 20:40 Gateano Quagliariello, vicepresidente dei senatori del Pdl, intervenendo in aula scaglia il microfono in terra urlando in lacrime: "Eluana non è morta, è stata ammazzata". Le sue parole scatenano il putiferio, c’è addirittura chi urla “assassini”, la seduta è sospesa e Anna Finocchiaro, capogruppo dei senatori Pd, registra sconsolata come da parte di Quagliariello si continua a fare l'ennesimo atto di sciacallaggio politico sulla morte di Eluana”.Così il capogruppo del Pd, Anna Finocchiaro, ha replicato alle parole di Gaetano Quagliariello in aula a Palazzo Madama. Negli stessi istanti le agenzie registrano l’unica di chiarazione del papà, Beppino Englaro, in lacrime: “Sì, ci ha lasciati. Ma non voglio dire niente, voglio soltanto stare solo”.Il dolore reso pubblico, l’agonia di 17 anni, scuotono le coscienze. Tante persone cominciano a radunarsi davanti alla clinica La Quiete di Udine, mentre suonano le campane. Alcune persone sostengono cartelli con la scritta "Udine è vicina a Beppino Englaro". A 24 minuti dal lancio dell’ANSA Walter Veltroni riunisce il Coordinamento del PD, mentre Silvio Berlusconi parla di “profondo dolore e grande rammarico perché non si è reso possibile poter salvare la vita di Eluana Englaro”. Una dichiarazione che da il “la” al presidente dei senatori PDL, Maurizio Gasparri: “Su questa vicenda peseranno per sempre le firme messe e le firme non messe. Questo è un caso di eutanasia che non è previsto dalla legge, bisognerà capire cosa è successo in quel posto che si chiama 'La Quiete' e che dovrebbe chiamarsi la morte”.Si tratta di un attacco inaudito a Napolitano come denuncia la Finocchiaro, mentre dal PDL Fabrizio Cicchitto parla di “cultura della morte”.Alle 21:25 il padre ricorda le parole di Eluana, quando nel pieno della giovinezza diceva che 'la morte fa parte della vita', e aggiunge: “Non dovete preoccuparvi di me, ora voglio stare solo, non voglio parlare con nessuno. L'unica cosa che chiedo ai veri amici è di non cercarmi. Sono fatto così, chiedo che mi rispettino in questo modo". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano interviene alle 21:35: “Dinanzi all'epilogo di una lunga tragica vicenda, il silenzio che un naturale rispetto umano esige da tutti può lasciare spazio solo a un sentimento di profonda partecipazione al dolore dei familiari e di quanti sono stati vicini alla povera Eluana”.Dieci minuti dopo viene diffusa una nota del portavoce vaticano: “Ora che Eluana è nella pace, ci auguriamo che la sua vicenda, dopo tante discussioni, sia motivo per tutti di riflessione pacata e di ricerca responsabile delle vie migliori per accompagnare nel dovuto rispetto del diritto alla vita, nell'amore e nella cura attenta le persone più deboli - continua padre Federico Lombardi – la morte di Eluana non può non lasciarci un'ombra di tristezza per le circostanze in cui è avvenuta”. Poi le agenzie riportano le parole di un’amica: “Spero che ora sia in un posto migliore di questo e che sia serena. Spero che sia così. E' il mio augurio”. Sono le parole Laura Portaluppi, l'amica del cuore di Eluana che piangendo a dirotto, ha detto di avere "un dolore incredibile: ora i miei pensieri sono solo per lei. Spero sia serena".Alle 21 e 48 viene resa nota la dichiarazione del segretario del Pd Walter Veltroni. "La riflessione e il silenzio siano le uniche reazioni umane davanti a quello che è successo, lasciando lontane speculazioni e grida. Questa drammatica vicenda dimostra come sia necessaria, in tempi brevi, una legge giusta sul testamento biologico che il nostro Paese attende da troppi anni”.Alle 22 viene convocato il Senato per decidere se proseguire i lavori sul disegno di legge mentre il Pd rinvia tutte le iniziative previste.Rai Uno, rete 4 e La7 affrontano la morte della Englaro con trasmissioni speciali. Canale 5 no. Così Enrico Mentana, direttore editoriale di Mediaset, annuncia le dimissioni per protestare contro la decisione di Mediaset che, "di fronte ad un dramma che scuote il Paese intero", ha deciso di lasciare in prima serata su Canale 5 "Il grande fratello" senza modificare il palinsesto.Il PD propone di discutere in settimana la legge sul testamento biologico. Alle 22:43 il presidente della Camera Gianfranco Fini invia una nota nella quale giudica "Gasparri irresponsabile. Dovrebbe imparare a tacere perchè il rispetto per la massima autorità dello Stato dovrebbe animare chiunque, in particolar modo il presidente del gruppo di maggioranza numericamente più consistente" .Per il PD quella di Gasparri è una gaffe istituzionale e il portavoce del partito, Andrea Orlando ricorda come “attaccare in questo modo il capo dello stato è un atto sbagliato, inaccettabile e istituzionalmente irresponsabile”.Ancora pochi minuti e il governo accetta la proposta del PD: legge entro due settimane. Anna Finocchiaro in chiusura di seduta dichiara “Onoreremo il nostro impegno. Si continui il dibattito domani per raggiungere in tempi brevi un provvedimento legislativo”.